Per cortesia, ascoltatela.

Mi deprime in modo incredibile la pubblicità di un celebre prosciutto nella quale una cliente, dopo essersi disciplinatamente munita dell’apposito numeretto, chiede semplicemente “due etti di prosciutto crudo” tralasciando di citare la marca e viene bellamente ignorata dall’ineffabile salumiere che continua a servire altre clienti le quali, evidentemente, sono al corrente della “parola d’ordine”.

Per quanto la cliente si sbracci, canticchi, saltelli, si produca in ogni possibile acrobazia per attirare l’attenzione del commesso non riesce ad ottenere lo scopo che si è prefissa, portarsi a casa due etti di prosciutto crudo e basta e se ne resta lì attonita, con l’autostima crollata sotto la suola delle scarpe, nella vana speranza che qualcuno l’ascolti.

Ogni tanto mi chiedo come reagirei io nella stessa situazione, sicuramente mi arrabbierei non poco, me ne andrei sbattendo la porta e, probabilmente, non tornerei più in quel negozio.

7 pensieri su “Per cortesia, ascoltatela.

  1. Artemisia65

    mi sa che farei la stessa fine della signora
    il parma costa un botto li possino, me tocca il prosciutto crudo locale, che costa meno ed è ugualmente buono 🙂

  2. chit

    Io quando sono in coda rispetto in modo maniacale l’ordine d’arrivo ma quando è il mio turno non ce n’è per nessuno!

    Approfitto del passaggio per lasciarti i miei più sinceri auguri di buona Pasqua. Viste le previsioni non ottimali sai mai che ripassi e te li rifaccia (sai, ad una certa età…) ma intanto ti lascio questi. Un abbraccio

    Chit

  3. enrico

    io trovo semplicemente assurda questa pubblicità. con quel che costa un etto di prosciutto vorrei proprio vedere quale salumiere non si mette a tagliare anche se non è quel tipo di prosciutto.
    Cara Pina, comunque spot o no, spero sia per te una Pasqua serena. Credo serva un pò a tutti, vero?

  4. euclide

    Anche io non sopporto quella pubblicità anche se è vero che a volte i commercianti sono cafoni e maleducati. E se fossi la signora della pubblicità anche io me ne andrei sbattendo la porta e non mi farei più vedere neanche dipinta.
    p.s. sciura pina, sono una insegnante anche io

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