Di tanto in tanto spengo la televisione, di tanto in tanto cerco informazioni altrove: si tratta di un esercizio salutare, almeno lo considero salutare per la mia mente e la mia coscienza.
Ci sono notizie che non arrivano, o arrivano filtrate, in mezzo a tante altre più “importanti” e che fanno più audience (ammesso che certe notizie su fotografi e faccendieri, veline e calciatori, nuove tendenze nella moda dei cappottini per cani siano interessanti).
Quando non ne posso più dell’informazione anestetizzata vado a cercare fonti alternative come questa: qui si parla dei diritti negati, delle guerre dimenticate e si dà conto di proteste e di rivendicazioni che non trovano spazio dalle nostre parti.
Mi sembra un dovere sforzarsi di capire un po’ meglio questo mondo e i suoi problemi, mi piacerebbe che se ne parlasse di più.