Archivi giornalieri: 18 Febbraio 2010

Capisco.

Capisco tutti quei ragazzi spagnoli, inglesi, tedeschi, tutti quei gruppi di turisti giapponesi che si mettono ordinatamente in fila davanti agli ingressi dei musei di questa stupenda città,

Capisco che deve trattarsi di una emozione indescrivile trovarsi al cospetto di dipinti e sculture che, da soli, varrebbero il costo del viaggio.

Noi italiani siamo viziati, siamo abituati all’arte sparsa a piene mani e tante volte non ci ricordiamo nemmeno dell’immenso patrimonio artistico del nostro Paese.

Quando si entra nella Galleria dell’Accademia gli sguardi corrono al David, posto là in fondo, in piena luce, possente, con i muscoli pronti allo scatto, come un arco che sta per tendersi e scoccare una freccia micidiale, ma mentre ci si avvicina alla celeberrima scultura pochi si soffermano ad osservare i prigioni o il San Matteo, le sculture di Michelangelo appena sbozzate, eppure così vive, così emozionanti.

E’ al cospetto dei prigioni che si scopre come il maestro “vedesse” la figura prigioniera della pietra e si possono leggere, ad uno ad uno, i segni dello scalpello che chiama alla vita i personaggi.

Quanta bellezza c’è in ogni angolo di Firenze, quanta storia, quale incanto: capisco gli stranieri che si mettono pazientemente in coda, capisco il viaggio lunghissimo per essere qui ed ora, in questa città unica al mondo e in fondo capisco che è un privilegio vivere in questo Paese.

Firenze