Anche se ieri era una giornata piovosa che non invitava certamente ad uscire di casa, con un gruppetto di amiche (quanto è difficile conciliare gli impegni e trovare una data che vada bene per tutte!), sono finalmente andate a visitare l’Accademia Carrara di Bergamo che avevo visto molti anni fa.
E’ un museo nato grazie al collezionismo di alcuni illuminati mecenati che, con i loro lasciti, hanno creato questa occasione di arricchimento per la collettività.
Le prime sale sono dedicate all’arte italiana tra Gotico e Rinascimento con un percorso che si sviluppa attraverso le opere di Mantegna, Bellini e Pisanello per concludersi con i dipinti di Botticelli e Raffaello.
La seconda parte è dedicata alla tradizione figurativa della Lombardia e del Veneto tra il quattrocento e il settecento e presenta, tra le altre, opere pregevoli di Lotto, Moroni, Baschenis e Fra Galgario.
Vi è infine una parte dedicata all’ottocento dove spicca, per la sua forza espressiva, il dipinto “Ricordo di un dolore” di Giuseppe Pelizza da Volpedo.
L’Accademia Carrara è un museo accogliente, ben illuminato, vivibile e con il personale che si fa in quattro per fornire ai visitatori tutte le informazioni necessarie per godere al meglio delle opere esposte.
E’ sicuramente un’esperienza da ripetere.