Archivi giornalieri: 23 Febbraio 2010

La musica delle parole.

Ehi raga che forza, adesso si può fare il Karaoke con le poesie dei grandi classici della letteratura italiana e pazienza se sarà un po’ come cantare in inglese (della serie so il testo, ma non l’ho mica tanto capito, però riesco a cantarlo e tanto basta).

Ma veramente si può pensare che in questo modo si riesca a far digerire la poesia ai ragazzi? E poi era proprio indispensabile ingaggiare la paroliera del premier? Mi sembra che le parole ci fossero già e che fossero sufficientemente sublimi.

Vorrei sapere chi ha avuto la bella idea di buttare via qualche paccata di euro per mettere in musica ciò che ha già una intrinseca inarrivabile musicalità.

Le parole della poesia sono parole delicate, vanno lette ad alta voce, possibilmente nel silenzio e posso garantire, per esperienza personale, che quando si riesce a farlo i ragazzi hanno sufficiente sensibilità per “sentire” la musica delle parole e per lasciare che l’armonia scivoli dentro di loro.

Questa operazione mi sembra superficiale e poco “didattica”, non insegna a comprendere e ad amare la poesia, insegna un’accozzaglia di parole messe in fila: nessuna canzonetta potrà mai riprodurre la dolente consapevolezza del”sole che abbaglia” e dei “cocci aguzzi di bottiglia”.

I padri della letteratura ringraziano sentitamente.

Firenze