Una bella persona.

Quando se ne va una bella persona ci si sente un po’ più poveri e un po’ più soli: oggi è mancata Rina, una donna gentile e sorridente, alla quale volevo molto bene.

Quando entrai in prima media, dopo essermi trasferita con la mia famiglia da Milano, ero spaurita e un po’ preoccupata: non conoscevo nessuno, avevo perso le mie compagne della scuola elementare, mi sentivo osservata come una “bestia rara” e, essendo timidissima, ero veramente a disagio.

Rina era lì, era una “bidella”, come si diceva allora, anzi era “la bidella”, quasi una figura mitologica,vestita con un serissimo camice azzurro, silenziosa, con lo sguardo fermo, ma affettuoso, era un vero punto di riferimento, una presenza rassicurante, quasi materna.

Non era sposata, viveva sola, la scuola era tutta la sua vita e lo si capiva benissimo dalla dedizione con cui svolgeva, discreta, ma onnipresente, il suo lavoro: ogni tanto mi fermavo a scambiare due parole con lei, le confidavo le mie paure e i miei successi e ne ricevevo approvazione e aiuto.

Poi sono cresciuta, ho lasciato la scuola media e quando sono ritornata, come insegnante, l’ho ritrovata ancora lì sempre con il suo eterno camice azzurro, sempre sorridente, sempre discreta, si rivolgeva a me con il “lei”, come faceva abitualmente anche con gli insegnanti più giovani, questo fatto mi riempiva di imbarazzo, e mi osservava orgogliosa, come se fossi una figlia.

Poi se n’è andata in pensione, ogni tanto la incontravo per strada, mi chiedeva del mio lavoro, mi chiedeva dei ragazzi, ricordava i tempi andati, aveva in mente nomi e visi come se il tempo si fosse fermato.

Oggi che non c’è più sento una profonda tristezza: ho perso una vera amica.

4 pensieri su “Una bella persona.

  1. enrico

    E’ normale che quando va via una bella persona ci si senta più poveri dentro. Ma mi sono pure accorto che quando perdiamo qualcuno che ha vissuto con noi l’ambiente scolastico, questa mancanza si amplifica di più. Forse era la nostra scuola, un tempo diverso, il vivere la mattina in maniera completa ma diversa. Chissà se la scuola di oggi……….

  2. chit

    Sono così poche le persone generose oggiogiorno che è impossibile dimenticare quelle che abbiamo avuto la fortuna di conoscere.
    Un silenzioso ma sincero abbraccio è l’unica cosa che mi sento di lasciarti.

  3. aruspice

    Commossa, anche se non conoscevo Rina, penso che queste persone magiche, in missione sulla terra, hanno svolto con dovizia di particolari il loro compito tra noi: toccare il cuore, fosse anche di una sola persona.
    Ciao Rina. Grazie!

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