Sembra incredibile, lo so benissimo, ma alla mia non tenera età mi stupisco spesso di aver conservato la capacità di stupirmi come quando ero bambina: mi incanto davanti ad un cielo stellato, come davanti ad una nevicata, mi emoziono davanti ad un panorama o davanti ad un piccolo fiore primaverile.
Quando mi sveglio e guardo dalla finestra, mi concedo qualche minuto per assaporare la gioia di una nuova giornata, spingo lo sguardo fino all’orizzonte, mi riempio gli occhi di luce e sono ponta a ripartire.
Per quanto possa essere difficile e duro affrontare i piccoli grandi problemi quotidiani mi basta un fiore, mi basta immergermi nella sua incredibile armonia, nella sua eleganza, nella perfezione delle forme e dei colori per trovare gioia e ricaricare le batterie: quando ho la possibilità di interiorizzare tanta bellezza mi sento pi viva e più forte.
La natura che mi circonda è veramente meravigliosa.
Bello quello che hai scritto 🙂 da parte mia aggiungo, nei momenti da te descritti, la benefica messa in discussione della presunta centralità e “perfezione” del genere umano.
Belle parole …
se poi il fiore è bello e la fotografa brava, allora il buon umore lo trasmetti anche ai tuoi lettori
E quando la natura incontra persone come te, che la sanno valorizzare…. l’emozione è tutta anche di chi ammira le tue fotografie….
Sì, sta tutto nella capacità di interiorizzare la bellezza e farla diventare carne, sangue, cuore, neuroni.
anche per me la natura è fonte di ritrovamento interiore.