Nel mio recente giro nelle Langhe, come del resto in quello che abbiamo fatto in autunno, oltre alle gioie della vista ci siamo lasciati tentare dalle gioie del palato, dal vini, innanzitutto, da sua maestà il Barolo, ma anche dal prezioso e delicato Dolcetto, e poi dalla cucina ricca, elaborata, dai sapori talora insoliti, come le acciughe in salsa di nocciole che abbiamo gustato sulla terrazza di un ristorante in mezzo ai vigneti.

Mi piace lasciarmi trascinare dalle tentazioni del palato (la gola è il mio vizio capitale preferito) poi, quando salgo sulla bilancia, mi faccio prendere da ansie e rimorsi, ma ormai è tardi.

Tra i piatti che ho assaggiato mi sono invaghita dei dolci, soprattutto della torta di nocciole e del bunet serviti su un piatto decorato, a stencil, con il cacao amaro.

Roba da perderci la testa (oltre che la linea).