Archivi giornalieri: 3 Settembre 2011

Giochi per grandi.

Ricordo che, quando ero bambina, ogni tanto accompagnavo mio padre che, al sabato, andava a giocare la schedina del totocalcio, dopo lunghe elucubrazioni e calcoli probabilistici che rasentavano la matematica pura.

Mio padre giocava poche lire, anche perchè non si poteva permettere molto di più, con la speranza di fare tredici, o magari anche dodici: si trattava di vincite che non avrebbero cambiato la nostra vita, ma che avrebbero rappresentato un gruzzoletto da dedicare a qualche sfizio.

Il gioco consisteva nell’elaborare la schedina, per tutta la settimana, e poi nell’attendere “Tutto il calcio minuto per minuto” per conoscere i risultati delle partite, senza particolari ansie e senza irrimediabili patemi.

Per il resto nessuno, in famiglia, giocava al lotto o a altre lotterie, non giocavamo neppure a tombola a Natale.

Ripensavo a mio padre e al suo innocente indulgere al gioco d’azzardo settimanale proprio oggi, mentre ero in coda dal tabaccaio per ricaricare il telefonino, tra persone impegnate alle macchinette, persone intente a grattare cartoncini rettangolari (senza per altro vincere) e persone ipnotizzate dallo schermo del lotto istantaneo, quello che ti fa giocare ogni dieci minuti e ti fa perdere, in capo a una giornata, cifre che oserei definire interessanti, quello che richiede prontezza per cui i giocatori tentano di saltare le code, ti guardano con odio e cercano di spintonarti se devi “solo” ricaricare il telefonino perchè potrebbero rischiare di perdersi una giocata e un’estrazione.

Oggi chi gioca non ha più tempo di aspettare una intera settimana: il sogno si acquista e si consuma in pochi istanti e anche questo mi sembra un preoccupante segno dei tempi.