Archivi giornalieri: 10 Aprile 2007

Piani di Artavaggio.

Pasquetta tradizionalmente è il giorno della gita “fuori porta”, dopo le mangiate in famiglia del giorno di Pasqua si approfitta per organizzare picnic in campagna, in riva al mare, in montagna e uscite in trattorie caratteristiche.

Perché ho l’impressione che gran parte dei “vacanzieri” abbia deciso di passare la giornata in Valsassina? Perbacco, sono tutti qui: infinite teorie di automobili parcheggiate lungo la provinciale, le rive del torrente popolate di allegre famigliole armate di barbecue, funivie strapiene, rifugi traboccanti.

Per toglierci un po’ dalla folla, dopo mangiato, saliamo in quota con la funivia, prima corsa del pomeriggio, a quell’ora c’è poca gente: un paio di ragazzi muniti di zaini, un signore anziano con un cagnolino dallo sguardo mite, terrorizzato per i sobbalzi della cabina.

Arriviamo ai Piani di Artavaggio quando la gente comincia a scendere a valle, il cielo si rannuvola, come capita spesso nelle prime ore del pomeriggio.

Lo spettacolo è particolare: ci sono ancora vaste chiazze di neve, ma dove il ghiaccio si è sciolto i prati sono completamente fioriti di crochi bianchi e viola, non credo di aver mai visto tanti fiori tutti insieme, il disgelo crea dovunque dei rivoli che si intersecano e si uniscono a formare torrenti impetuosi.

Camminiamo sui sentieri fangosi in cerca di nuovi scorci, ogni tanto dobbiamo calpestare un tratto ancora coperto di neve, ogni tanto attraversiamo i prati fioriti: è un momento particolare dell’anno, in alta montagna il paesaggio è ancora quasi invernale, ma l’aria ha il tepore della primavera, basta una nuvola per abbassare la temperatura, ma quando si riaffaccia il sole c’è già una promessa d’estate.

Ci fermiamo al Rifugio ormai quasi vuoto, sui tavoli l’allegro disordine, traccia recente della presenza di tante persone che hanno passato qui la festa, ci basta un tavolino d’angolo, vicino a una finestra che si affaccia sui picchi, una fetta di strudel e un caffè per sentirci bene, rilassati e contenti, chiacchieriamo di cose futili, studiamo qualche nuovo sentiero, progettiamo qualche nuova escursione.

E così il pensiero corre all’estate: in fondo manca così poco….

Piani di Artavaggio