Archivi giornalieri: 30 Aprile 2007

Ancora sul telefono.

Qualche mese fa, in un post, mi lamentavo del mio difficile rapporto con il telefono, di come squilli sempre nei momenti più inopportuni e spesso per motivi, almeno secondo il mio giudizio, futili.

Nel frattempo la situazione mi sembra peggiorata, ormai sette telefonate su dieci, fra quelle che ricevo, rappresentano tentativi abbastanza insistenti di appiopparmi qualche oggetto del quale non sento la mancanza, di propormi qualche nuovo servizio che mi serve pochissimo o di rifilarmi qualche convenientissimo (mi chiedo per chi) contratto di telefonia.

Se prende la telefonata mio marito, un uomo tutto d’un pezzo e di poche parole, sbatte giù la cornetta senza tanti complimenti, non appena intuisce il tenore della conversazione.

Io sono una persona abbastanza timida e disposta ad ascoltare e questo è la mia rovina, perché resto sempre impegolata in conversazioni che non riesco a troncare in modo gentile come vorrei, interrompere bruscamente la comunicazione corrisponde, per me, a sbattere la porta in faccia a qualcuno ed è un comportamento che non mi piace, ma qualche volta diventa indispensabile se non voglio acquistare mobili in arte povera, olio d’oliva pugliese, un ciclo di massaggi in un centro estetico, un corso di spagnolo e un viaggio sul Mar Rosso (tutto in un pomeriggio nel quale cerco disperatamente di prenotare per telefono una risonanza magnetica).

Devo inoltre fare grande attenzione a non pronunciarmi in espressioni che potrebbero assomigliare ad un assenso: un amico mi raccontava di  essersi trovato impegolato in un contratto che non voleva e che non aveva avuto intenzione di stipulare sulla base della registrazione di una telefonata nella quale aveva dimostrato un blando interesse per la proposta (logicamente era andata persa la parte conclusiva del dialogo nella quale affermava di non essere interessato al contratto).

Ho l’impressione che, in fin dei conti, il comportamento di mio marito sia comunque vincente, da parte mia ho imparato a simulare un accento vagamente straniero e a rispondere velocemente che “la signora” non c’è…..lo so che è ridicolo, ma è questione di sopravvivenza.