Archivi giornalieri: 6 Aprile 2007

Educare alla diversità.

Di nuovo la scuola nell’occhio del ciclone: i media hanno diffuso la notizia di un adolescente di Torino che ha deciso di togliersi la vita , dopo ingiurie e dileggi reiterati fino al punto di diventare insopportabili, benchè la famiglia, alla quale il ragazzo si era rivolto per chiedere aiuto, avesse allertato gli insegnanti.

Non credo che il corpo docente abbia sottovalutato il problema, se succedono episodi simili di solito gli insegnanti si attivano tempestivamente, proprio per evitare che la situazione incancrenisca.

Tuttavia non è sempre facile trovare la strategia giusta: è inutile e controproducente percorrere un percorso di tipo punitivo, può essere anche pericoloso prendere le difese di chi è oggetto di attacchi da parte dei compagni, perché si rischia di isolarlo ulteriormente, spesso persino parlarne in classe può lasciare il tempo che trova.

D’altra parte capita spesso, penso che capiti in tutte le classi, che qualcuno venga preso di mira dai compagni perché diverso, si tratta di una legge tacita: il corpo “estraneo” va emarginato perché non si integra, perché mette in qualche modo in crisi l’identità del gruppo, perché confrontarsi con la diversità non è facile, neppure per gli adulti, immaginiamo quanto sia difficile per i ragazzi, perché “sparare sulla Croce Rossa” è crudelmente divertente.

Intendiamoci sul concetto di diversità, non si tratta solo e sempre di omosessualità vera o presunta: diverso è il “secchione”, diverso è chi non veste come gli altri, diverso è chi è in sovrappeso, quando la pubblicità e la televisione veicolano un modello di bellezza differente, diverso è chi proviene da un altro paese, diverso è il disabile, diverso è chi non sa giocare a calcio, diverso è il timido, diverso è chi non ha il telefonino di ultima generazione, diverso è chi non scende a compromessi per adeguarsi alle leggi del gruppo.

Forse la strada giusta, anche se non sempre facilmente percorribile, è quella di prevenire certe situazioni d’emergenza lavorando, con grande sensibilità e attenzione, su un percorso che metta la “diversità”, intesa come “individualità”, al centro del progetto educativo.

E’ necessario far capire i ragazzi che tutti noi siamo diversi in quanto individui e che la diversità, lungi dall’essere un ostacolo, è una grande ricchezza che va apprezzata in quanto la crescita e la maturazione di un uomo avvengono proprio grazie all’incontro e al confronto con le diversità degli altri.