Archivi giornalieri: 13 Gennaio 2008

Week end di grandi manovre.

Tra venerdì e oggi, in stretto ordine cronologico, ho svuotato due armadi “quattro stagioni” ( per intenderci quelli a sei ante e due piani), ammucchiando indumenti e biancheria su un telo steso in anticamera (per la cronaca il mucchio selvaggio superava l’altezza s.l.m. di un metro e settanta).

Poi ho atteso, con una certa ansia, che i falegnami smontassero i due armadi e li sostituissero con un unico “ecomostro” di undici ante.

Ieri ho trascorso buona parte della mattina a ripulire la stanza, poi ho iniziato a rimettere indumenti e biancheria nell’armadio eliminando senza alcuna pietà tutto ciò che non indossiamo da almeno tre (tre?) anni.

Guardo sconcertata l’enorme quantità di lenzuola e tovaglie (alcune ancora impacchettate da più di trentanni) in lino e pregiato pizzo di Cantù, che non mi sono mai sognata di usare e che probabilmente mai userò, penso che starebbero meglio in un museo, ma mi rassegno a riporle sullo scaffale più alto, quello della biancheria perduta.

Quando mi sono sposata usava ancora il corredo (in Brianza lo portava anche il marito), ma non c’erano le lenzuola con gli angoli e i piumoni si usavano solo in Alto Adige, perciò mi ritrovo con eleganti parures praticamente inutilizzabili, ma come si fa ad eliminare della biancheria che ti accompagna, intatta e intonsa, da più di un quarto di secolo?

Mi sento un po’ in colpa a starmene qui, a scrivere questo post, mentre il montarozzo non cala….sarà meglio che torni al mio lavoro.