Memoria.

Ricordo esattamente l’11 settembre 2001: era una giornata di sole calda, come sanno esserlo i giorni di settembre, quando vogliono imitare l’estate piena, la scuola era appena iniziata, ma non le lezioni pomeridiane, perciò avevo approfittato del cielo sereno e della temperatura invitante per concedermi una passeggiata al laghetto alle porte del paese, insieme ad una amica con la quale condivido il piacere di passeggiare in mezzo al verde.

Lungo il tragitto ci affiancò l’automobile di una signora, madre di un mio allievo, che ci comunicò, confusamente, che un aereo si era schiantato contro le torri gemelle.

Tornai subito a casa e trovai mio figlio, che allora frequentava ancora la scuola ed era a casa di pomeriggio, incollato alla televisione, mentre le edizioni straordinarie dei telegiornali italiani rimandavano le immagini raccapriccianti diffuse dalla CNN.

Allora non c’erano ancora le interpretazioni, i sospetti di complotto, i dubbi, allora c’erano solo le immagini con tutto il loro orrore, c’era la consapevolezza di una tragedia inaudita e inutile, c’era il dolore per tante vite spezzate.

Il mio ricordo va a tutte le persone morte nell’attacco alle torri e a tutti coloro che hanno perso la vita in seguito a quella tragedia, in guerre dichiarate e non dichiarate, in inutili ritorsioni, in una lunga e dolorosa catena di sangue e di lutti.

Ogni tanto sogno di fermare il tempo a quel momento sereno nel quale, inconsapevole degli avvenimenti, stavo godendomi gli ultimi tepori dell’estate del 2001.

laghetto

6 pensieri su “Memoria.

  1. Ariss

    Quel pomeriggio, mi stavo preparando per andare in palestra e nel frattempo avevo acceso il televisore. L’immagine era fissa sulle torri gemelle già colpite entrambe, ma inizialmente non avevo capito cosa fosse successo fin quando non seguii con attenzione le parole del giornalista che ossessivamente ripeteva gli orari dei voli degli aerei e le loro rotte, anche di quelli schiantatisi in Pennsylvania e contro il Pentagono.

    Non ricordo esattamente cosa provai, ma credo una tale sensazione di impotenza da farmi sentire orribilmente sola.

  2. clio

    Io ero al lavoro quando arrivò la notizia. Sinceramente non mi resi conto subito di cosa fosse successo o perlomeno non mi sembrava così grave. Tornai a casa in tempo per vedere il colpo alla 2° torre. Ed anche in quel momento mi sembrava di assistere ad un film. Io e mio marito restammo incollati per un bel po’ a sentire commenti confusi, mezzo italiano e mezzo inglese.
    Poi girammo la testa a guardare il bambino che giocava silenzioso. Aveva costruito le Torri di Lego e le tirava giù con un elicottero di plastica, come alla televisione.
    Ci guardammo e capimmo che alla TV non stavano dando un gioco, le Torri che cadevano erano piene di persone, gli aerei non erano di plastica. Un orrore.
    Clio

  3. Pepenero

    Io invece me stavo assonnato sul letto mentre mi dedicavo ad un più che distratto zapping: ho iniziato a capire che qualcosa di grave era accaduto quando, cambiando i canali, mi ritrovavo davanti sempre la stessa immagine… diciamo che la tua location ha un qualche fascino in più!

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