Archivi giornalieri: 29 Novembre 2020

La Messa di mezzanotte.

A un mese dal Natale da più parti c’è un grande fermento intorno all’idea di anticipare la tradizionale Messa di mezzanotte ad un orario che permetta di rispettare il “coprifuoco” e c’è chi si straccia le vesti perché considera “far nascere Gesù qualche ora prima” un’eresia.

Come accade per tante discussioni e tanti dibattiti da salotto televisivo anche questa levata di scudi mi sembra inutile e fuorviante visto e considerato che, per quanto riguarda molte comunità della Diocesi di Milano (che è la realtà che conosco più da vicino) la “Messa di mezzanotte” è anticipata di alcune ore già da diversi anni, anzi nel mio paese la Messa di Natale più partecipata in assoluto, fin dagli anni ’90, è la “Messa della Luce” che è dedicata soprattutto ai bambini e inizia generalmente alle diciotto.

Ricordo che quando ero bambina la Messa di Natale era quella di mezzanotte e mi ricordo il percorso per andare in chiesa, nel buio e nel freddo, imbacuccata con cappotto, berretto, sciarpa e guanti, insonnolita, ma eccitata e ricordo la chiesa come un’oasi di luce e calore e profumo d’incenso e musica nel silenzio della notte.

Ma questo è solo un ricordo, piacevole e commovente, che nulla ha a che vedere con le esperienze più recenti.

Mi chiedo invece quanti, fra quelli che oggi si scandalizzano, siano usi a frequentare la chiesa visto che non si sono resi conto che in molte comunità, Vaticano incluso, il rito non si celebra più a mezzanotte.

E allora ho l’impressione che tutti questi discorsi nascano non da una reale esigenza di santificare la festa e rispettare le tradizioni, ma da una necessità di tenere viva la polemica e il conflitto.

Forse c’è un modo “giusto” per celebrare la nascita di Cristo che non consiste solo nel rispetto delle usanze, che come si è detto mutano e si adeguano ai tempi, ma va più a fondo, all’essenza del Natale che ricorda a tutti noi come l’Incarnazione sia un dono di amore che ci invita all’accoglienza, all’amore e alla pace.

Se non siamo disposti a “farci prossimo” forse è meglio che la sera della vigilia ce ne stiamo a casa a smaltire il cenone e a guardare “Una poltrona per due”.

Scicli (Sicilia)