Si è scatenata la bufera su un tweet del governatore della Liguria che suonava piuttosto infelice.

Riporto testualmente:

“Per quanto ci addolori ogni singola vittima del Covid 19 , dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate.”

Anche se i più hanno letto il tweet ponendo l’accento sull’espressione “non indispensabili allo sforzo produttivo” inteso come “inutili” io credo (e spero) che il senso della frase fosse un po’ diverso, che volesse dire che poiché gli anziani non devono necessariamente uscire di casa per andare a lavorare, possono essere meglio tutelati se restano in casa o limitano gli spostamenti.

Comunque sia nel tweet non si tiene conto che molti anziani fanno parte di quella rete parentale che, magari accudendo i nipotini, permette a coloro “che sono indispensabili allo sforzo produttivo” di continuare ad esserlo.

Inoltre, almeno nella mia realtà, molti pensionati fanno parte di associazioni di volontariato che supportano le comunità in questo momento così difficile.

Infine, ma non mi sembra secondario, io che sono felicemente pensionata sono consapevole che, con i miei consumi (che posso continuare a permettermi proprio perché sono in pensione), in qualche modo partecipo alla vita economica del Paese.

E poi c’è quel “però” nell’ultima riga che mi ha turbato, forse sarebbe stato meglio scrivere “non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno tutelate“.

Non condanno il tweet “infelice” che forse esprime male un concetto in gran parte condivisibile, ma leggerlo mi ha procurato una grande tristezza.