Parole per pensare.

La scala di cristallo

“Bene, figliolo, voglio dirti una cosa:

la vita per me non è stata una scala di cristallo.


Ci furono chiodi
e schegge
e assi sconnesse
e tratti senza tappeti sul pavimento.

Ma per tutto il tempo
ho continuato a salire
e ho raggiunto pianerottoli
voltato angoli
e qualche volta ho camminato nel buio.

Quindi, ragazzo, non tornare indietro.
Non fermarti sui gradini
perche’ trovi che salire e’ difficile.
Non cadere adesso
perche’ io vado avanti.
Sali con me..

La vita per me
non è stata una scala di cristallo.”

Langston Hughes

Ogni tanto vale la pena di fermarsi a riflettere.

7 pensieri su “Parole per pensare.

  1. spora

    Verissimo, andiamo sempre al più facile, al più morbido, al più bello, al più pre-masticato, al prefabbricato, al preragionato.

  2. Ariss

    Mi permetto di riportare una poesia che personalmente mi parla più di mille discorsi e sermoni, che trovo attinente a quella postata e che mi piace tantissimo:

    DAI IL MEGLIO DI TE

    Se fai il bene, ti attribuiranno
    secondi fini egoistici.
    Non importa fa’ il bene.

    Se realizzi i tuoi biettivi,
    troverai falsi amici e veri nemici.
    Non importa realizzali.

    Il bene che fai verrà
    domani dimenticato.
    Non importa fa’ il bene.

    L’onestà e la sincerità
    ti rendono vulnerabile.
    Non importa, sii franco ed onesto.

    Da’ al mondo il meglio di te,
    e ti prenderanno a calci.
    Non importa, da’ il meglio di te.

    Madre Teresa di Calcutta

  3. Gianluca

    Di recente io ho ricevuto questa:

    Lentamente muore

    Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni
    giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
    rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

    Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
    bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni,
    proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
    sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
    all’errore e ai sentimenti.

    Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
    lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un
    sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
    consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
    non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
    chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
    giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

    Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
    fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
    chiedono qualcosa che conosce.

    Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
    richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
    respirare.
    Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
    felicità.

    (P. Neruda)

  4. aruspice

    …..ma solo d’uno i giorni son perduti,
    di chi in oscura ottusità dimora
    e, sazio delle pene quotidiane,
    la fiamma della vita sempre ignora.

    è di H. Hesse e confesso che la prima parte l’ho scordata, ma anche questa come la tua bellissima citata, aiuta a spingerci un pò più avanti, a osare anche un pò oltre la nostra stessa fantasia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.