Oggi è la “Giornata mondiale della vista“: lo so che ogni giorno è la giornata mondiale di qualcosa, ma, come spesso accade quando qualcosa ti tocca da vicino, mi sento particolarmente coinvolta.
Dal mese di luglio del 2006 mia madre è diventata cieca, improvvisamente, dalla sera alla mattina (letteralmente)a causa di una malattia del sistema immunitario (l’arterite di horton) mal diagnosticata.
Improvvisamente tutti noi abbiamo toccato con mano quanto sia fondamentale la vista e quanto possa peggiorare la qualità della vita, anche della vita di una persona ormai anziana, non poter più leggere, guardare la televisione, vedere che cibo si sta mangiando, orientarsi nella casa dove si è vissuti magari da mezzo secolo, abbinare i colori degli abiti, osservare un panorama o il volto dei nipotini che crescono.
Si resta chiusi in un oscuro baratro di sofferenza talvolta impermeabile anche all’amore di chi ci circonda.
Chiedo perciò a tutti un po’ di attenzione affinché questa terribile invalidità, che talvolta può e deve essere evitata con una diagnosi precoce e cure appropriate, sia temuta e tenuta nella giusta considerazione.
Se è terribile nascere ciechi lo è forse di più diventarlo.
Mi dispiace. E come avete fatto? Vive con voi o avete trovato un sostegno dall’esterno?
Per fortuna viveva con noi già da qualche anno, perciò non ha subito anche il trauma di dover lasciare la sua casa.
Io che porto gli occhiali da quando sono nata praticamente e che senza mi sento praticamente persa, perduta, sperduta e spaurita posso capire.
E’ uno dei miei incubi ricorrenti diventare cieca e non poter più leggere.
Ciao
Clio
Sono tutt’altro che un Prete ma “credo” che ogni cosa che accade ha un significato. Ogni cosa che ci accade serve a far capire qualcos’altro. Forse una testimonianza di vita e di amore che proprio a te e la tua famiglia tutta è capitato di dover dare.
Il tuo sorriso, il suo sorriso, vale di più.
Vi abbraccio fortissimo
aruspice