Archivi giornalieri: 16 Ottobre 2007

Nodo al fazzoletto.

La Birmania è ancora lì, il regime è ancora lo stesso, anzi forse è ancora più feroce mentre si spengono le luci dei riflettori e l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale è attratta da altre notizie.

Alla Croce Rossa si nega il permesso di visitare i detenuti e verificarne le condizioni di salute, visto che il regime continua a negare anche la presenza stessa di detenuti politici, e poco importa se Amesty International continua a denunciare arresti di oppositori.

La mancanza di informazioni, il silenzio dei telegiornali e della stampa fanno sì che le notizie scompaiano e sicuramente tra qualche mese faremo fatica a ricordare di esserci interessati della Birmania, ma la Birmania è sempre lì e le sue condizioni non sono mutate.

Per questo motivo, per quanto poco possa servire, vorrei ribadire il concetto….

Free Burma

In certi casi è indispensabile fare un nodo al fazzoletto: non possiamo dimenticare.

Senso di responsabilità.

Quando ero piccola e camminavo in montagna con i miei genitori ogni tanto cedevo alla tentazione di raccogliere una pietra e scagliarla verso la scarpata che fiancheggiava il sentiero “per vedere di nascosto l’effetto che fa”.

Allora mio padre si fermava, mi prendeva in braccio per parlarmi guardandomi negli occhi e, con la sua voce ferma che non ammetteva repliche, mi spiegava pazientemente che i sassi non si tirano “…perché quando sono fuori dalle tue mani non sai dove possono andare e chi o cosa possono colpire”.

Questo, secondo me, è un piccolo esempio di come si educa al senso di responsabilità: senza alzare la voce, senza adirarsi, ma con fermezza e pazienza e facendo attenzione a non trascurare nessuna occasione.

Quante volte ho pensato alla semplice pedagogia di mio padre quando ho visto bambini e adolescenti comportarsi in modo irresponsabile, forse perché nessuno si era mai preso la briga di spiegare loro che si è sempre responsabili delle conseguenze dei propri gesti.

E così quando vedo “Pierino” che, dopo aver causato un bernoccolo in testa ad un compagno, scagliando a tutta forza una ghianda, mi guarda stupito e si giustifica con un “Non l’ho fatto apposta, stavo solo giocando” mi arrabbio.

Ma mi arrabbio ancora di più con i genitori, latitanti nell’educare, ma sempre pronti a giustificare: il bimbetto cerca di cavare un occhio al compagno con la matita “Sono cosa da bambini”, l’adolescente approfitta del week end per allagare i corridoi del liceo “Sono bravate”, il giovane tira un petardo allo stadio “ma in fondo è un bravo ragazzo” e così via.

E’ proprio vero: genitori non si nasce, si diventa.