La Birmania è ancora lì, il regime è ancora lo stesso, anzi forse è ancora più feroce mentre si spengono le luci dei riflettori e l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale è attratta da altre notizie.
Alla Croce Rossa si nega il permesso di visitare i detenuti e verificarne le condizioni di salute, visto che il regime continua a negare anche la presenza stessa di detenuti politici, e poco importa se Amesty International continua a denunciare arresti di oppositori.
La mancanza di informazioni, il silenzio dei telegiornali e della stampa fanno sì che le notizie scompaiano e sicuramente tra qualche mese faremo fatica a ricordare di esserci interessati della Birmania, ma la Birmania è sempre lì e le sue condizioni non sono mutate.
Per questo motivo, per quanto poco possa servire, vorrei ribadire il concetto….
In certi casi è indispensabile fare un nodo al fazzoletto: non possiamo dimenticare.