Che strano posto la blogosfera, questo spazio astratto, ma reale, dove condividiamo idee, esperienze, pensieri, ricordi, immagini, dolori, sogni e rimpianti.
Scorrere i blog nell’aggregatore è come incontrare volti conosciuti, è come riannodare ogni giorno i fili di un discorso, o meglio, i fili di tanti discorsi diversi: è un po’ come stare in una grande stanza dove si intersecano voci, alcune squillanti, altre sommesse, alcune ilari, altre meste, ma nessuna noiosa, banale o inutile.
Così capita di passare da un meme ad un parere tecnico, da un aneddoto buffo e autoironico alla confessione di un fallimento o di un dolore.
Scorro i nomi, scorro i blog e mi soffermo su ognuno, riconosco le voci, qualche volta commento e qualche volta no, perchè anche nei dialoghi fra persone in carne ed ossa può capitare di non aver nulla da dire o di non trovare le parole adeguate.
Mi piace ascoltare le voci della blogosfera, mi piace farne parte, mi piace questo clima che spinge ciascuno a condividere quello che sa, quello che prova e, in fin dei conti, quello che è.