Hanno un bel dire che si tratta di un’operazione semplice, quasi di routine, con percentuali di successo altissime, comunque è pur sempre un intervento chirurgico e un po’ di fifa, come è naturale che sia, c’è.
E poi mi turba un po’ l’idea di sostituire un pezzo dell’occhio con qualcosa che, comunque si consideri la cosa, è artificiale: mi sento un po’ “donna bionica”.
Nonostante tutto sono pronta, sono quasi pronta, sto per andare in ospedale e poi si vedrà (spero nel senso letterale del termine).