Archivi giornalieri: 8 Marzo 2010

Senza più regole.

Mai come in questi tempi si è fatta strada in me l’impressione che, nel nostro Paese, le regole siano discusse e discutibili, disattese, negate, considerate pura formalità.

Capita che venga la tentazione di interpretarle aggirarle, ignorarle, come se ne potesse fare a meno, ma le regole sono necessarie, spesso indispensabili, soprattutto quelle…ortografiche.

Ho un sacro rispetto delle regole per questo motivo resto basita davanti all’etichetta della macchinetta del caffè sulla quale campeggia allegramente la scritta “LA MACCHINA NON DA RESTO” come se l’accento fosse una pura formalità, un segno grafico trascurabile, resto talmente basita che introduco una moneta da un euro dimenticandomi che la macchina “non dà resto”.

Così, questa sera, in un centro commerciale mi sono impiantata davanti ad una insegna dove campeggiava la scritta “iscriviti quì” con un accento vigoroso,  dal vago sapore rafforzativo e decisamente perentorio: se non fosse stato per l’accento mi sarei iscritta.

Per favore, rispettiamo almeno le regole ortografiche.

quì

La mimosa…e tutto il resto.

Tutto sommato sono una persona privilegiata: ho un lavoro che mi piace, faccio parte dell’amministrazione comunale dove svolgo un piccolo ruolo di grande importanza (mi occupo della comunicazione pubblica), ho interessi e passioni, ho una bella famiglia con qualche problema, ma ho anche chi mi aiuta ad affrontarli, amo camminare in montagna, viaggiare, fare fotografie, leggere libri e vedere vecchi film.

Ho 57 anni, ma il mio fisico non è ancora in completa decadenza e mi permette di vivere in modo abbastanza frenetico le mie giornate sempre piene di impegni.

Non amo particolarmente le mimose, ma sono contenta se qualcuno me le regala, perchè sono il simbolo, magari fuggevole, frivolo e “una tantum” dell’attenzione all’universo femminile del quale i maschietti sembrano accorgersi solo in questa giornata.

Oggi (come tutti gli altri giorni dell’anno) mi piacerebbe che le donne potessero contare di più, nelle professioni, in politica, nella vita di tutti i giorni e non perchè siano “migliori” degli uomini, ma semplicemente perchè anch’esse contribuiscono, nel bene e nel male, alla storia di questo paese.

Cari maschietti, regalateci pure le mimose, ma non dimenticatevi tutto il resto.

Auguri a tutte le donne.in treno