Sicuramente c’è gente molto più ordinata di me che tiene le vecchie foto di famiglia ordinate in tanti album, in ordine rigorosamente cronologico, io ho una grande scatola dove tutte le fotografie sono ammucchiate in ordine assolutamente sparso.

Non è un sistema pratico infatti è quasi impossibile trovarne una velocemente, in compenso quando cerco una foto in particolare ho l’occasione di osservarne centinaia ed ognuna di esse mi regala un frammento di memoria.

Tornano alla luce le immagini dei miei nonni, tutti in ghingheri davanti al Duomo, i miei genitori giovanissimi, bellissimi e soprattutto magrissimi, e poi matrimoni, prime comunioni, scampagnate, gite in montagna con attrezzature di foggia fantozziana.

Mi viene un groppo alla gola nel ritrovare tutti i miei cari che non ci sono più, mi intenerisco davanti a bambini diventati adulti, mi intritisco alla vista di paesaggi stravolti dal proliferare delle costruzioni: ogni immagine mi regala sensazioni profonde e mi piace perdermi dietro al filo della memoria.