Archivi giornalieri: 2 Agosto 2009

Piccola storia privata.

Anche ventinove anni fa era un giorno di partenze, noi ci preparavamo a partire per il nord Europa, altri pregustavano il fresco delle Dolomiti e due amici, in particolare, sposati da poco e con pochi giorni di ferie a disposizione, avevano deciso di optare per la riviera romagnola, come molti altri, del resto, allora come oggi.

Ricordo che ad un certo punto della giornata arrivò la notizia di un’esplosione alla stazione di Bologna, notizie frammentarie ascoltate distrattamente, almeno all’inizio, mentre preparavamo  bagagli per la partenza di lì a poche ore, poi l’attenzione è aumentata, insieme allo sconcerto, alla rabbia, al dolore, ma anche alla preoccupazione per quei due carissimi amici che sapevamo in treno proprio da quelle parti, proprio in quelle ore: è ingiusto, ma una tragedia ti coinvolge molto di più se sfiora i tuoi affetti.

Le valigie sono rimaste lì, aperte, con i vestiti ancora distesi sul letto, mentre noi cercavamo di sapere, di avere qualche informazione in più.

Non c’erano i cellulari allora e anche la telefonia fissa, almeno dalle nostre parti, non era diffusissima, comunicare con chi era in viaggio era spesso un’impresa anche in condizioni normali.

Passarono ore prima di avere notizie rassicuranti, ore nelle quali ci siamo immedesimati con tanti altri che avevano, come noi, dei parenti o degli amici in viaggio e che non sono stati così fortunati.

Per me Bologna è questo: ore di ansia, di disperazione e poi di sollievo, ma un sollievo quasi colpevole perchè tracciava un solco tra chi era sano e salvo e chi non sarebbe più tornato.

Lo scorso febbraio sono entrata nella sala d’aspetto della stazione, ho guardato la lapide e mi sono commossa come se quei nomi fossero quelli di persone care in viaggio, in treno, in un giorno di inizio agosto di tanti anni fa.

Non dimentichiamo.

Bologna