Quando l’adsl ci mette lo zampino….

Dopo quasi una giornata di buio è tornata la connessione, sono contenta come una Pasqua perchè ho potuto scaricare la posta, dare un’occhiata all’aggregatore (logicamente strapieno di post, tutti imperdibili) e portare a termine le innumerevoli piccole commissioni che abitualmente svolgo via internet.

Non sono una drogata all’ultimo stadio, ma, più semplicemente, molti particolari del mio lavoro e della mia vita quotidiana richiedono che possa accedere ad una connessione, possibilmente veloce o almeno funzionante.

Sì perchè l’adsl, di solito, salta quando:

  1. La collega ti ha appena telefonato per dirti “ti ho spedito per e-mail il modello da compilare per domani”
  2. L’ematologo ti comunica che ti spedirà l’INR e il relativo dosaggio giornaliero della terapia anticoagulante della nonna per posta elettronica (se non sapete cosa sia un INR o la TAO non potete rendervi conto del panico).
  3. Devi assolutamente controllare gli orari e le fermate del treno locale per Lecco.
  4. Stavi tenendo d’occhio su e-bay una cartolina che cercavi da mesi e, nel frattempo, l’asta è scaduta.
  5. Devi controllare il tuo conto corrente online perchè senti puzza di bruciato (dopo un caso di clonazione della carta di credito non vivo più tranquilla)
  6. Tuo cugino sta partecipando a “Chi vuol essere milionario” e tu te ne stai tappato in casa, attaccata a Google come una cozza, per “l’aiuto” telefonico.

Forse tutti questi piccoli/grandi problemi si potrebbero risolvere in infiniti altri modi, ma ormai sono abituata ad usare il computer e, se non lo posso fare, mi sento persa.

Ora per fortuna tutto sembra tornato a posto, la connessione fila “più bella e veloce che pria…”, non è successo niente di tragico… almeno fino al prossimo guasto.

10 pensieri su “Quando l’adsl ci mette lo zampino….

  1. balthazaar

    La dipendenza da internet è un po’ inquietante. Ma in fondo, per quanto mi riguarda, è solo una tra le tante. Anzi, forse è la più salutare.
    Viva te!

  2. elrond

    La caratteristica comune a tutti i tipi di dipendenza è che le vittime non ne hanno consapevolezza: non possono ammettere di essere dipendenti.

    Ad esempio, io per primo posso asserire con assoluta certezza DI NON ESSERE DIPENDENTE!
    ;’J

  3. Signor Ponza

    L’ultima eventualità infatti è quella che mi preoccupa di più 🙂
    Io comunque posso dire di aver sviluppato una dipendenza vera e propria, quindi non posso neanche pensare a questa situazione.

  4. Fubar

    approfitto di un inaspettato tempo di 60 minuti/day per collegarmi alla rete.
    Ma, cara Reanata, che diavolo è un aggregatore? Un feedreader? Ho posto la domanda ad un vocaborio italiano ma la risposta e’ stata nulla.

    un caro abbraccio
    PS “THE show must go on”

    krgrds / Fubar / 070308

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