Giornata piena.

Svegliarsi alle tre è una tortura, ma l’aereo non aspetta e bisogna presentarsi in aeroporto con le canoniche due ore di anticipo (che, per i brianzoli, diventano due ore e mezza), visto che l’autostrada è vuota, non dobbiamo imbarcare valigie e passiamo i controlli di sicurezza in un lampo  ci tocca fatalmente aspettare l’imbarco un’eternità.

Non mi accorgo neppure del decollo perchè ho l’impressione di essere sotto anestesia e, dopo quelli che mi sembrano pochi minuti, l’aereo vira sul mare per puntare lo scalo di Catania.

Sono solo le otto e abbiamo davanti un’intera giornata per visitare la città (torneremo a casa con il volo delle ventidue grazie ad una tariffa scontatissima che ci permette di visitare la città etnea al costo di una pizza).

Dopo la visita alla cattedrale puntiamo decise all’ufficio turistico dove le impiegate, con estrema gentilezza, ci danno le dritte per sfruttare al meglio la giornata tra monumenti stupendi, come il Teatro Massimo e il Castello Ursino o come la Chiesa di San Nicolò l’Arena e l’annesso Monastero oggi sede dell’Università, senza dimenticare una sosta ristoratrice per un cannolo o un arancino.

Abbiamo passeggiato per tutta la giornata in un clima quasi primaverile, ci siamo divertite, ci siamo interessate alle spiegazioni appassionate delle guide, abbiamo scoperto angoli stupendi tra volute barocche e giardini pensili e alla sera, un po’ stremate, ci siamo presentate a Fontanarossa con il solito canonico anticipo.

Che dire del volo di ritorno? Ho sonnecchiato con la musica a palla nelle orecchie, stanca, ma contenta della splendida giornate.

Un’esperienza da ripetere, senza dubbio.

Catania - Teatro Massimo Vincenzo Bellini

Catania - Chiesa di San Nicolò l'Arena

Catania - Dolcezze

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