Tea time.

La tradizione del tè delle cinque, a quanto pare, nacque durante il regno della regina Vittoria: l’origine del “rito” è attribuita alla duchessa  Anna di Bedford che, non sopportando le lunghe ore di digiuno tra la prima colazione e la cena (pare che in quei tempi felici si consumassero solo due pasti), si faceva servire del tè accompagnato da biscotti e pane e burro.

L’abitudine della duchessa si diffuse e, ben presto, uscì dalle dimore dell’aristocrazia per occupare le sale da tè dei grandi alberghi o dei locali nei quartieri più eleganti con grande profusione di porcellane a fiorellini, dolci e piccoli sandwich salati che, più che colmare un languore, rappresentano un pasto vero e proprio.

Nei giorni passati a Londra non abbiamo resistito, ho prenotato in una sala da tè di Mayfair e ci siamo concessi questo piccolo momento di relax lontano dal traffico delle vie dello shopping.

In una sala con un’atmosfera da romanzo di Agatha Christie, con le luci soffuse ed una musica smorzata in sottofondo ci è stato servito dell’ottimo tè (dopo una scelta non semplice tra le molte essenze) e un’alzatina con scones confettura e crema, un dolce a base di frutta secca, piccoli sandwich al salmone e al formaggio e una fetta di torta dall’aspetto molto invitante.

Decisamente quello del tè delle cinque è un aspetto della tradizione britannica che mi ha affascinato.

Londra - Mayfair - Tea Room

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