Secondo uno studio di Scientific American, la vacanza è indispensabile per ricaricare le batterie, ma deve seguire quattro regole fondamentali: deve essere pianificata, deve portare a contatto con la natura, deve prevedere una moderata attività fisica e deve durare almeno otto giorni.

Se ci risultati dello studio corrispondessero al vero io dovrei essere la persona più rilassata del mondo, perchè le mie vacanze, da tempo immemorabile, sono proprio così.

In realtà mi sento di condividere almeno un aspetto dell’articolo: la fase di programmazione di un viaggio, almeno nella mia esperienza, è già di per sè gratificante.

Scegliere una meta, valutare alberghi, ristoranti e il mezzo di trasporto più adeguato, studiare gli aspetti paesaggistici, storici ed artistici dei luoghi che andrò (o non andrò) a visitare è già un viaggio, un viaggio della mente e della fantasia, un viaggio del desiderio e, proprio come se stessi viaggiando, mi fa star bene.

Alla fine di questa fase di pianificazione posso anche decidere di non partire (come spesso succede, perchè altrimenti viaggerei 365 giorni all’anno), ma la mia mente è stata libera e altrove e questo mi piace.

Dove viaggerò, con i piedi o con il cuore, la prossima volta?