Archivi giornalieri: 10 Luglio 2014

Roba d’altri tempi.

Una volta, quando ero bambina, andavano di moda le rondini: a scuola si leggevano testi legati alla partenza autunnale o al ritorno foriero di primavera, ma il top era una tristissima poesia del Pascoli, con un nido pigolante  abbandonato nel buio.

Le rondini erano anche protagoniste dei proverbi di mia nonna che, quando camminavamo per strada mi indicava i nidi, lassù sotto le grondaie così, quando mi ritrovavo a dover disegnare un nido a scuola (per esempio quando dovevo completare la pagina della “N”) io, bambina di città, non riuscivo a immaginare niente di diverso da una piccola coppa di fango e rametti appiccicata sotto le tegole.

Oggi le rondini ci sono ancora, ma non nei testi delle elementari, e devono contendersi il cielo del mio paese con piccioni, gabbiani da discarica e gazze sempre più invadenti.

Si vedono attraversare l’azzurro con voli veloci, e scendere radenti al suolo quando la bassa pressione spinge verso terra gli insetti di cui sono ghiotte.

E’ più difficile scorgere i nidi perché non sono più tanto graditi, le rondini sporcano i davanzali si sa perciò i nostri bambini non sono più abituati a scorgere nella penombra del sottotetto i piccoli affacciati a minuscolo davanzale in attesa del nutrimento.

Oggi, mentre bevevo il caffè al bar ho alzato lo sguardo verso il tetto e ho scorto un nido, mi sono affrettata ad indicarlo ad un bimbo che giocava seduto al tavolino vicino al mio e ho visto, con piacere, i suoi occhi riempirsi di stupore.

Anche il suo stupore (e il mio) è roba d’altri tempi.

Cavenago di Brianza - rondine