Che Italia era quella del 1978?
Che Italia era quella che iniziò la sua giornata con l’immagine della Renault 4 rossa, parcheggiata in via Caetani, vicina a Piazza del Gesù, che era la sede della Democrazia Cristiana e via delle Botteghe Oscure che era la sede del Partito Comunista Italiano?
Chi ha visto quell’auto, chi c’era ricorda ancora i poveri resti di Aldo Moro gettati nel bagagliaio, sotto una coperta e nella mente rivede quella fotografia sgranata che si sovrappone all’immagine dello statista, in maniche di camicia, seduto davanti ad una parete scura dove campeggia la stella a cinque punte delle brigate rosse.
Quello che l’Italia di allora non ricorda (perché nell’immaginario collettivo non c’è) è l’immagine dei poveri resti di un’altra persona, ritrovata proprio nelle stesse ore lungo una ferrovia siciliana, morta mentre, a quanto pareva (e a quanto si voleva far credere), stava compiendo un attentato terroristico: una morte che il ritrovamento del cadavere di Moro ha oscurato, allora, ma che oggi possiamo leggere come un altro aspetto di quell’Italia violenta, di quel tempo difficile e doloroso che chiamiamo “anni di piombo”.
Oggi è un buon giorno per rendere onore ad entrambi.