Archivi giornalieri: 28 Maggio 2013

Le ragioni dell’elettore.

In politica due più due non fanno sempre quattro (anzi succede raramente), se il voto fosse la logica conseguenza di pensieri e azioni forse sarebbe inutile andare a votare: basterebbe leggere i programmi, conoscere vita morte e miracoli dei candidati e si capirebbe subito l’esito delle elezioni.

Non sempre (anzi quasi mai) è così: milito in un partito che spesso ha dovuto fare i conti con le “apparenti” incongruenze fra i comportamenti dei candidati, i programmi dei partiti e gli esiti elettorali.

L’elettore non è “buono” se ti premia e “pessimo” se ti bastona, l’elettore vota sulla base di ciò che ha capito, o della simpatia personale, o della consapevolezza, o delle valutazioni sui diversi programmi  (oppure non vota) e non sempre è facile capire dove andrà e quali idee, quali slogan, quali parole d’ordine sposteranno un voto.

Quello che ho imparato è che non si può mai dire che “gli elettori non hanno capito”, bisogna sempre chiedersi quanto si è stati in grado di comunicare una proposta elettorale che, per quanto valida e rivoluzionaria sia, deve essere comunicata sempre in modo efficace perchè sia recepita.

Non c’è un’Italia buona e una Italia cattiva, c’è l’Italia con il suo corpo elettorale mutevole ed è compito di chi fa politica elaborare un progetto, proporlo in modo chiaro e convincente ed attendere il verdetto delle urne.