Ieri sono stata a Roma per l’assemblea dei segretari del Partito Democratico e, visto che non mi andava di sobbarcarmi una faticosa trasferta in pullman, mi sono mossa per tempo e ho prenotato un volo low cost per la Capitale.

Siccome era piuttosto “low” il volo decollava alle 6.30 da Orio al Serio ((con ritorno previsto per le 22) il che mi ha lasciato qualche ora per girare a piedi la città eterna.

Lasciate le gelide brume della padania dopo aver volato su un oceano di nubi da cui spuntavano solo le vette dei monti, Roma ci ha accolti con uno splendido sole e una temperatura mite che mi ha fatto subito comprendere, fin dalle otto del mattino, che il mio abbigliamento sarebbe stato assolutamente fuori luogo.

Ho passeggiato volentieri per la città, dal terminal di Termini fino a via della Conciliazione, facendo un giro largo attraverso il Quirinale e Fontana di Trevi, la Colonna Traiana e l’altare della Patria, in questa città incredibile dove ogni pietra trasuda storia, dove gli spazi sono ampi e testimoniano una grandezza che ha attraversato i secoli.

Poi, nel pomeriggio, mi sono concessa una puntata a Piazza Navona e un aperitivo ad un tavolino in un bar davanti al Pantheon (senza per altro accendere un mutuo).

Mentre l’autobus mi riportava a Ciampino avevo già un po’ di nostalgia e quando l’aereo si è alzato nel cielo terso, sorvolando il mare di luci mi sono incantata a guardare la città sotto di me che diventava sempre più piccola e sempre più lontana.

Come si fa a non amare Roma?