In questi giorni la parola d’ordine che rimbalza su tutti i media, nella rete e nelle chiacchiere da bar è “bunga bunga”, la notizia, con tutto il corollario inevitabile di approfondimenti, parodie, commenti, prese di distanza e quant’altro ha avuto un effetto dirompente che ha oscurato persino il delitto di Avetrana (il che è tutto dire).
La rete ha visto in brevissimo tempo scoppiare un florilegio di tormentoni, canzoncine rielaborate, commenti sarcastici che, inevitabilmente, fanno sorridere.
Non vorrei sembrare moralista, ma a me pare che ci sia poco da ridere perchè ho l’impressione che anche questo sia l’ennesimo “scoop” finalizzato a distogliere l’attenzione dei cittadini dai problemi del paese, da un’economia stagnante, dalla disoccupazione in crescita, dalla sanità in ginocchio, dalla scuola allo sbando, da una credibilità internazionale sempre meno credibile.
Delitti e scandali sono ormai i nostri “circenses“… del “panem” ci preoccuperemo in un secondo tempo.