L’emozione dell’incontro.

Era da tre mesi che non vedevo mia madre che vive in una Rsa, a poche decine di metri da casa mia e, anche se l’ho sentita spesso per telefono l’impossibilità di incontrarla, dovuta logicamente alle cautele per evitare possibili contagi, è stata molto dolorosa.

Oggi finalmente l’ho vista attraverso una finestra della struttura, mentre la guardavo potevamo anche parlarci grazie il telefono, ma, visto che mia madre è cieca, mi sono ben guardata dal dirle che ero lì, davanti a lei, perché temevo che se avesse saputo che ero presente senza poterla toccare e accarezzare, senza darle un bacio e un abbraccio, senza nessun contatto fisico , forse avrebbe sofferto di più.

L’ho ritrovata come sempre, serena e abbastanza tranquilla, consapevole della necessità della separazione, ma anche un po’ triste per la forzata separazione.

“Come stai?” le chiedo e mi chiede perché, in questo momento, la cosa che veramente conta è sapere che l’altra sta bene.

Ho un legame molto forte con mia madre, ho bisogno di proteggerla e di starle accanto e vederla così, dietro un vetro, anche se affidata alle cure amorevoli degli operatori e delle educatrici, mi ha provocato una forte emozione, ma è un’emozione buona.

Cabiria

1 pensiero su “L’emozione dell’incontro.

  1. Renzo Tiddia

    un abbraccio a te e la signora Pini Cabiria grande donna io che tempo fa l’ho conosciuta che ex lavoratore rsa ho tanti bei ricordi

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