Il colore del cibo.

Questa sera,come succede almeno due o tre volte al mese, mio figlio mi ha trascinato in un ristorante giapponese perchè, quando siamo in giro per spese, ne approfitta per mangiare il sushi (che ama), mentre io di solito mi butto su un piatto di verdura (non impazzisco per il sushi).

Le portate sono, di solito, molto colorate e allestite con vere e proprie architetture, generalmente sono piatti belli da vedere (oltre che decisamente buoni da mangiare).

Anche la tavola è apparecchiata in modo elegante ed essenziale e l’impressione che dà è di ordine e semplicità uniti ad una nota di raffinatezza.

L’ambiente è lineare, senza troppi inutili orpelli, con le luci soffuse ed una musica dalle sonorità orientali, cacciata molto in sottofondo, che non disturba la conversazione che, comunque, si svolge con toni bassi, quasi sottovoce.

L’atmosfera del locale è sobria  ed  “educata” e, di questi tempi, scusate se è poco.

Alla fine della cena ho optato per il dessert che consisteva in dolcetti tondi ricoperti di cocco e ripieni di una crema di riso al sesamo, quando ho affondato la forchetta (che provvidenzialmente mi era stata fornita) nel dolce ne è uscita una crema grigia che ricordava vagamente il bitume.

In realtà il sapore era buonissimo, ma mi sono resa conto che, nella nostra cucina, non esistono cibi di colore grigio, anzi il grigio  è un “non colore” assolutamente inadeguato a qualcosa di commestibile.

E’ strano come io riesca ad accettare i sapori più insoliti, gli accostamenti di gusto più arditi, ma mi faccia fuorviare dal colore dal cibo e se non ritrovo la tavolozza della cucina mediterranea faccio fatica ad apprezzare anche i sapori, come se i gialli, i rossi, i verdi fossero, in qualche modo, familiari e rassicuranti.

E’ proprio vero che anche l’occhio vuole la sua parte.

1 pensiero su “Il colore del cibo.

  1. fiordicactus

    EH! EH! Eh! È vero, se qualche cibo non è abastanza colorato (tipo il pesce bollito) ecco pronte salse e salsine colorate oltre alle verdure che guarniscono! 😉

    Passo per la prima volta, ma ripasserò! 🙂

    Ciao, R

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