Deorum manium iura sancta sunto.

Così, in un breve articolo, recitavano le leggi delle dodici tavole, la prima raccolta di leggi scritta della Roma repubblicana, infatti anche gli antichi romani avevano compreso l’importanza di un codice di leggi scritte, perchè ciò che è scritto è perentorio, non può essere sottoposto all’arbitrio di chiunque, ciò che è scritto, giusto o sbagliato che sia, vale per tutti.

Su questo si basa il diritto, sulla forza della legge che non è solo e mai pura formalità perchè nasce dall’esigenza di regolamentare ciò che può apparire non chiaro o confuso, ciò che può essere interpretato arbitrariamente: la legge mette un punto fermo, pone fine alle discussioni, la legge è legge.

Per questo motivo “interpretare” la legge con un decreto che ne modifichi i termini è pericoloso e irrispettoso di chi le leggi si sforza di rispettare.

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