Fine agosto…

Le giornate si fanno più brevi e piovose, l’estate languidamente si spegne, i boschi sono più freschi percorsi da un brivido quasi autunnale e i telegiornali e la stampa parlano in modo quasi ossessivo dei rincari dei libri di testo: è segno che le scuole stanno per riaprire, con i loro problemi antichi, ma rinnovati ogni anno.

Per me la scuola riaprirà lunedì con il primo collegio dei docenti: questo significa che ci sarà solo una settimana di tempo per riprendere i contatti con il mio mondo, conoscere i nuovi colleghi, farmi un’idea della classe che mi verrà assegnata (quest’anno ricomincerò da capo con una prima), stendere progetti e stilare programmi, partecipare a commissioni e svolgere tutte quelle mansioni, un po’ noiose, che permettono di affrontare il nuovo anno scolastico.

Il guaio è che il mio cervello si rifiuta di impegnarsi perché è ancora disperatamente sintonizzato sulle montagne, sulle camminate lungo sentieri impervi, sul profumo del bosco e del fieno appena falciato.

Ci sono dei momenti, dopo una lunga escursione, nei quali finalmente si arriva da qualche parte, possibilmente molto in alto, allora, se la giornata è limpida, si può lasciar vagare lo sguardo lungo l’orizzonte: ecco il problema, io sono ancora lì e mi costa fatica pensare di chiudermi in un’aula con un muro come orizzonte, ma so perfettamente che, dopo qualche giorno, riaffiorerà la passione per il mio lavoro e allora mi sembrerà naturale stare in classe, con i miei ragazzi e il ricordo delle montagne sarà un tesoro prezioso, sepolto nell’inconscio, sempre disponibile ad aiutarmi nei momenti più duri.

Coraggio, è ora di preparare le valigie, tra poco si torna a casa…..

orizzonte

6 pensieri su “Fine agosto…

  1. Ariss

    Confesso che non essendo legata ad alcun luogo in particolare, dopo 15 giorni lontano da casa mia, non ho visto l’ora di rientrarvi, anche se questo ha significato ricominciare ad approcciarsi con la quotidianità forse un po’ noiosa, ma in fondo tanto rassicurante.
    Anch’io serbo nel ricordo, con piacere le mie belle giornate vacanziere, sperando che ce ne siano ancora ed ancora.

  2. enrico

    hai reso benissimo l’idea. e certo un’amante della montagna rinchiusa fra 4 mura, mi pare davvero un cerbiatto chiuso in uno zoo. Mi immagino che alle prime occasioni ci siano comunque delle fughe, anche se il clima magari più rigido non permetta le stesse escursioni estive. E’ vero, fra pochi giorni inizia la scuola e quest’anno anche noi la viviamo in maniera concreta. Il mio erede il 13 settembre inizierà la sua vita scolastica. Ho qualche timore visto che è sempre stato fra le pieghe della gonna di sua madre, ma spero riuscirà ad integrarsi lo stesso velocemente.

  3. Gianluca

    Certe volte penso che delle vacanze “belle-belle” siano peggio a delle vacanze “belle e un po’ brutte”: hai meno rimpianti.

  4. Papà Volontario

    Il ricordo delle montagne sarà non solo nell’inconscio, ma anche tra questi post. E ti dirò anche che durante questi due mesi mi sembra di avere vissuto parte delle tue montagne con le tue descrizioni. Buon rientro.

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