Il bosco è pieno di presenze invisibili, quando si cammina lungo i sentieri si ha spesso l’impressione di non essere soli e non sto parlando di gnomi ed elfi, ma di tutti gli animali che lo popolano e che si mimetizzano, con estrema cautela, tra le foglie ed i cespugli.
Ogni tanto il fruscio insistente delle fronde o lo scricchiolio di un ramo spezzato attirano la mia attenzione, ma spesso riesco a cogliere solo un movimento veloce.
Ieri invece, camminando ai Piani dei Resinelli, con la coda dell’occhio ho scorto una macchia di colore che si confondeva tra le luci e le ombre del bosco, una macchia che si muoveva lentamente a pochi metri da me, quasi senza far rumore.
Mi sono fermata di colpo e ho aguzzato lo sguardo, tra le foglie brucava tranquillo un capriolo che non sembrava disturbato dalla mia presenza, anzi ha alzato la testa e mi ha fissato per un lungo istante, poi ha ripreso a brucare con la stessa tranquillità.
Ecco queste sono le magie del bosco che mi riempiono di stupore.