Cervo a primavera.

La mattina del sabato nel mio paese è dedicata solitamente al mercato, tra una compera e l’altra le persone si incontrano, scambiano quattro chiacchiere mentre i bambini, liberi dalla scuola, ne approfittano per giocare e correre tra le bancarelle in un’atmosfera solitamente rilassata e tranquilla.

Ovviamente basta un nonnulla per animare l’aria un po’ sonnolenta del sabato e oggi il “nonnulla” è stato un cervo che, calato da chissà dove, scorrazzava nel parco del paese. sgroppando con energia.

Ben presto le forze dell’ordine hanno provveduto a spingere l’animale nello spazio riservato ai cani e a transennare tutta l’area per procedere alla cattura, cosa che ha richiesto alcune ore.

E per tutto il tempo la cancellata, sul lato opposto del parco, era gremita di curiosi e di bambini, arrampicati sul muretto, con le teste tra le sbarre per osservare, con un po’ di stupore, uno spettacolo così insolito.

In fondo per i bambini di oggi, che conoscono le mucche e le caprette praticamente solo grazie alle fattorie didattiche, lo spettacolo di un cervo è un dono quasi magico.

Cavenago di Brianza - Il cervo al parco

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