La vie en rose.

No, non si tratta di un momento di dolce malinconia risvegliato dalla voce delicata della mai dimenticata e indimenticabile “passerotto” d’oltralpe, la mitica Edith Piaf.

Si tratta di qualcosa di più prosaico e decisamente più irritante: si dà il caso che un asciugamani rosso fuoco si sia insinuato proditoriamente nel cestello della lavatrice e, nonostante i vari miracolosi acchiappacolore, abbia trasformato buona parte della biancheria di casa tingendola di un rosa uniforme e delicato che non ha paragoni (almeno in casa mia).

Passi per i miei fazzoletti (sono una “vecchia” ragazza posso anche usarli rosa), passi per gli asciugamani e le tovaglie (ce ne faremo una ragione), ma le maglie e la biancheria di mio marito sono decisamente sorprendenti ( e inutilizzabili).

O forse si tratta di un segno del destino: forse è il caso che ricominci ad osservare un po’ il mondo e ciò che mi circonda con un filtro un po’ più rosa.

vie en rose

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