Archivi giornalieri: 12 Novembre 2013

Mani.

Osservavo ieri le mani di mia madre, mani rugose, antiche, mani che hanno tanto lavorato e ora cercano pace, scosse da un tremito  infinito.

Oggi le mani di mia madre non lavorano più, pregano o si sollevano intorno al volto quasi a sorreggere i mille pensieri, talvolta confusi, che affollano la sua mente.

Non mentono mai le sue mani, non nascondono in un sussulto di vanità gli anni trascorsi: le mani, con il loro reticolo di segni, di rughe sottili come tele di ragno, narrano le vicende di una vita lunga e operosa, ma anche di una vita serena, nella quale le ore felici hanno oscurato, almeno nel ricordo, quelle più tristi.

E poi ricordo le carezze di quelle mani, e i buffetti pieni d’affetto, mai mossi dall’ira perché, e forse è il limite del tempo che passa e cancella ciò che non vogliamo ricordare, non riesco a immaginare mia madre veramente arrabbiata.

Ansiosa sì, preoccupata per i figli da crescere in un tempo di povertà, qualche volta ingombrante con il suo desiderio spasmodico di evitarci i dolori grandi e piccoli che la vita riserva a tutti, ma veramente arrabbiata mai.

Quante emozioni mi trasmettono, ancora oggi, quando cercano le mie e le stringono, fredde e magrissime, in cerca di emozioni passate, sopite forse, ma mai dimenticate.

Cavenago di Brianza (mani)