Basta accontentarsi.

Negli ultimi due giorni il mio paese si è risvegliato cosparso da un velo di neve, che neve non è, “nevicata chimica” la chiamano perchè si tratterebbe di un fenomeno legato alla presenza di smog in concomitanza con le correnti gelide provenienti dall’est.

Ad una prima osservazione gli aghi di ghiaccio, adagiati su tutto, potrebbero far pensare al fenomeno della galaverna, ma, a parere degli esperti, si tratterebbe di particelle di solfuro di rame, l’ossido di rame, gli ioduri di mercurio, di piombo o di cadmio e i silicati che hanno una struttura esagonale simile ai cristalli di neve e sono prodotti dell’inquinamento industriale.

Chimica o no la nevicata ha avuto il potere di attirare l’attenzione dei miei allievi che se ne stavano lì incantati a fissare i fiocchi (o i non fiocchi).

Non sarà una vera nevicata, ma ha comunque il suo fascino.

Cavenago (galaverna)

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