In questo angolo delle Prealpi la neve, fino a ieri, non aveva fatto ancora la sua comparsa, a parte una leggera spolverata sulle cime, e così quando ieri, dopo una giornata piovosa, le gocce di pioggia si sono trasformate prima in timidi fiocchi e poi in una robusta nevicata, in paese tra i rari passanti c’era un entusiasmo quasi infantile.
Stamani la valle si è svegliata sotto un cielo limpido che dava risalto ai pendii candidi facendo brillare le piccole scaglie di ghiaccio.
Abbiamo preso la funivia per salire in quota e abbiamo camminato affondando i passi nella neve soffice con gli occhi pieni di luce e di sole.
La neve mi riempie di gioia e mi fa fare un tuffo nel passato quando quassù scendeva abbondante e mio padre portava me e mio fratello a sciare sui pendii intorno al paese, dove solo le tracce dei nostri sci rompevano la compattezza del manto nevoso, e la giornata si concludeva con i vestiti fracidi, le guance rosse come mele e una cioccolata calda coperta di panna montata.