C’è sempre qualcosa da imparare.
La solidarietà.
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C’è sempre qualcosa da imparare.
Ore 9 (più o meno): la classe è silenziosa e impegnata in una complicata verifica di storia sul ‘600, la scuola comincia a tremare.
Un ragazzino dall’aria furba impallidisce e mi guarda per un attimo, poi, con naturalezza, si infila sotto il banco, nel giro di pochissimi secondi, senza una parola di spiegazione, anche gli altri scivolano sotto il banco.
Venerdì scorso abbiamo effettuato una prova di emergenza terremoto.
Evidentemente i ragazzi, anche se apparentemente non ascoltano mai, avevano capito bene cosa fare.