A Roma, come in tante altre città europee, sono state poste delle piccole targhette in ottone, pietre d’inciampo, davanti alle abitazioni degli ebrei deportati durante la shoà.
Le ho viste anche a Praga, si tratta di piccoli segni, solo un nome e due date, non è difficile ignorarle, non è difficile girare al largo, non danno fastidio, almeno apparentemente, si tratta solo di minuscoli, silenziosi appigli della memoria.
Eppure, evidentemente, a qualcuno danno fastidio visto che le pietre poste due giorni fa sono state divelte, così come in passato altre erano state imbrattate, evidentemente qualcuno pensa che non sia necessario ricordare, o che sia troppo scomodo.