Il vero e il verosimile.

Il Manzoni era un vero maestro nel mescolare realtà storica e fantasia, il vero e il verosimile appunto, chi legge i “Promessi Sposi” sa che Renzo e Lucia non sono personaggi storici, ma storico è il contesto in cui agiscono, vero è il paesaggio, vera la peste, veri i tumulti del pane, vero il Cardinale Federigo Borromeo, per cui, alla fine, si tendono a considerare reali i protagonisti e, quando si visitano i luoghi manzoniani, non ci si stupisce di vedere la (cosiddetta) casa di Lucia o la salita dei bravi, dimenticando, per un attimo, che il Manzoni descriveva luoghi reali, che conosceva bene perchè li incontrava ogni giorno quando, da ragazzo, andava a servir messa nel convento dei cappuccini (quello di fra’ Cristoforo per intenderci).

Vero storico e vero poetico, quindi, si fondono e si compenetrano nella creazione del romanzo storico.

Nella migliore tradizione di questa commistione tra vero e verosimile si inserisce una recente puntata della trasmissione “Forum” nella quale una aquilana molto verosimile ha raccontato una vicenda (probabilmente di fantasia) inserita in un contesto storico (il terremoto e la ricostruzione).

Come il Manzoni ben sapeva la sua opera maggiore  non era cronaca o informazione, ma, come diremmo oggi, puramente “fiction”.

Lo stesso discorso vale per i suoi epigoni.

1 pensiero su “Il vero e il verosimile.

  1. alberto

    I telespettatori che guardano questi programmi sono così rincoglioniti che anche sapessero (e comunque non lo sapranno) dell’inganno non farebbero una piega. Non so proprio cosa ci vorrebbe per svegliarli da questo incantesimo malefico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.