Archivi giornalieri: 8 Marzo 2011

Poco da festeggiare.

Quest’anno non sono in vena di festeggiare (non che in precedenza abbia mai festeggiato, a voler ben guardare), ma quest’anno, in particolare le mimose hanno un po’ il sapore della presa in giro e ne ho accettato un rametto, che mi è stato gentilmente offerto, più per cortesia che per convinzione.

A meno di un mese da una grande manifestazione in difesa della dignità delle donne ho l’impressione che, sotto tutti i cieli, che siano coperte dalla testa ai piedi o scoperte dalla testa ai piedi, le donne non siano cittadine a pieno diritto.

Per lo meno, formalmente lo sono, ma quante devono ancora firmare una dichiarazione di dimissioni in bianco al momento dell’assunzione (non si sa mai, potrebbero rimanere incinte),  quante vedono tramutarsi l’amore in violenza, senza che nessuno prenda sul serio le loro grida d’allarme, o quante, nelle professioni, devono dimostrare di essere in gamba il doppio degli uomini, per essere considerate “brave” come gli uomini?

I maschietti non ti cedono il passo o il posto in autobus (“avete voluto la parità” ti dicono con un sarcasmo neanche tanto velato), anche se poi l’effettiva parità spesso si ferma lì.

Per non parlare della politica dove la specie protetta (proprio come i panda) è stata omaggiata delle famigerate “quote rosa”, fermo restando che, se una signora dimostra particolare talento o determinazione, il commento elegantissimo che si sente rivolgere è “ha le palle”, come a dire che la politica è cosa da uomini e per farsi strada bisogna rinunciare alla propria femminilità oppure (a scelta) puntare proprio sulla femminilità.

Non ho mai pensato che le donne siano migliori degli uomini, ma che esistano donne e uomini migliori, ma la via per dimostrarlo è ancora lunga.

Festeggerò quando avremo raggiunto la meta.