E’ proprio finita.

I ragazzi che si avvicinano alle vetrate della scuola per leggere i tabelloni con gli esiti dell’esame hanno delle facce che non conosco anzi, per meglio dire, conosco bene le fattezze, ma non riconosco le espressioni, non riconosco la luce negli sguardi.

Hanno sguardi nuovi, hanno sguardi diversi, sono già cresciuti rispetto a ieri.

Alcuni arrivano con passo veloce, altri si avvicinano guardinghi, scorrono velocemente i nomi scritti sul foglio, spesso sorridono (la prima reazione è di sollievo, poi ci sarà il tempo per qualche recriminazione, qualche rimpianto, qualche gioia sfrenata così simile all’ebbrezza), alcuni sfoderano il cellulare e immortalano i voti poi si allontanano alla spicciolata e, in quell’allontanarsi, c’è il distacco definitivo.

Da oggi non sono più studenti di questo istituto, da oggi sono in vacanza, ma a settembre non torneranno qui.

E’ incredibile, ma dopo tanti anni non riesco ancora ad abituarmi all’idea: sono proprio un’inguaribile sentimentale.

 

3 pensieri su “E’ proprio finita.

  1. Raffa

    Quest’anno ho vissuto questa “fine” dall’altro lato della vetrata. Giorni di tensione, poi la gioia sfrenata, la nostalgia di ex-bambini che sono al tempo stesso eccitati ma impauriti da questo tempo che scorre così veloce. E’ bello sapere che c’è del romanticismo e della nostalgia anche dentro la vetrata.
    Raffa

  2. Sciura Pina Autore articolo

    Non si può vivere per tre anni a stretto contatto con dei bambini che diventano adolescenti e restare freddi e indifferenti.
    Almeno io non ci riesco.

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