Senza fine.

Le scosse di terremoto, la neve che scende copiosa, il freddo, l’oscurità e inevitabilmente la paura e lo sconforto flagellano i paesi già colpiti dal sisma in una disgraziata sequenza che non sembra avere fine.

Le immagini dei paesi sommersi dalla neve, le storie di persone costrette ad affrontare un inverno terribile senza il conforto di vivere tra le proprie cose, nella propria casa scorrono sullo schermo televisivo e lasciano una scia di dolore sordo, di desolata impotenza.

Come sembrano piccoli, trascurabili e meschini i piccoli disagi quotidiani di cui ci ostiniamo a lamentarci.

Ogni tanto dovremmo soffermarci a meditare sul fatto che poter vivere in una casa calda, che poter riempire un frigorifero e decidere cosa e quando mangiare, che poter affrontare le giornate in tranquillità è un grande privilegio.

Cavenago

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