E anche quest’anno il temutissimo test Invalsi (la prova nazionale, uguale per tutti, quella “che fa media” e che, di solito, rovina la media) è archiviato, anzi, a dir la verità, non ha generalmente prodotto i danni paventati da allievi e insegnanti.
La parte relativa alla comprensione del testo è scivolata via abbastanza liscia, qualche problema si è verificato invece nelle ultime dieci domande, quelle di grammatica forse perchè, verso la fine della prova il tempo stringe, la concentrazione si allenta e la lucidità va a farsi benedire.
Solo così si può spiegare come mai molti ragazzi siano inciampati proprio su un esercizio apparentemente molto semplice che richiedeva testualmente:
Nelle coppie di parole che seguono la seconda parola comincia sempre per bi-. Indica quelle in cui bi- è un prefisso che significa “doppio”.
Ed ecco le coppie:
dimensionale/bidimensionale
stecca/bistecca
colore/bicolore
lancio/bilancio
sogno/bisogno
locale/bilocale
anca/bianca
Qualcuno può spiegarmi per quale recondito motivo un ragazzino di quattordici anni che vive su questo pianeta possa pensare che “Bianca” significhi una doppia anca, o “bistecca” una doppia stecca?
Cosa sanno che io non so?